Potenziale effetto neuroprotettivo della curcumina nella malattia di Parkinson.

Potenziale effetto neuroprotettivo della curcumina nella malattia di Parkinson.

Il rame è un elemento essenziale coinvolto in diversi processi biologici vitali, quali la respirazione cellulare, la maturazione degli eritrociti, i processi antiossidanti; è cofattore di diversi enzimi, quali il superossido dismutasi e la monossigenasi dopamina, ed è anche considerato uno dei metalli più tossici per gli organismi viventi. Numerosi sono gli studi in cui il rame è stato dosato per valutarne un ruolo in diverse patologie, ed è stato dimostrato che può rappresentare un problema sia se presente in difetto che in eccesso. In processi neurodegenerativi, ad esempio nella malattia di Parkinson, caratterizzata da una disfunzione motoria primaria, rigidità e difficoltà nello stare in piedi, tutte caratteristiche che derivano da una progressiva morte neuronale, il rame in eccesso è risultato favorire la formazione di depositi di amiloide e danni dovuti a processi ossidativi, inducendo la morte di neuroni dopaminergici, diventando anche un marker di malattia e un fattore di rischio. In difetto porta a delle disfunzioni motorie, tremori, atassia, ipocinesia, alterata morfologia mitocondriale. In uno studio condotto su un modello animale rappresentato da topi, è stato dimostrato il potenziale ruolo neuroprotettivo della curcumina rispetto alla neurotossicità sui neuroni dopaminergici indotta dal rame. I danni venivano indotti con un’intossicazione da rame, con conseguenti alterazioni delle attività motorie e del sistema dopaminergico, in quanto si presentava una significativa perdita di attività della tirosina idrossilasi, enzima implicato nella sintesi della dopamina. La cosa interessante è stata vedere un cambiamento dato dalla co-somministrazione di curcumina; si è riscontrata la ripresa dell’attività enzimatica con conseguente ripresa locomotoria. Anche se gli studi devono essere approfonditi e trasportati su un modello umano, si può ben sperare in una potenziale terapia fatta con il coinvolgimento della curcumina, potenzialmente in grado di prevenire una malattia Parkinsoniana indotta da metalli pesanti.

Per approfondire la lettura:

Abbaoui A, Chatoui H, El Hiba O, Gamrani H.

Neuroprotective effect of curcumin-I in copper-induced dopaminergic neurotoxicity in rats: A possible link with Parkinson’s disease.

Neurosci Lett. 2017 Nov 1;660:103-108. doi: 10.1016/j.neulet.2017.09.032.

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